Erranza è spirito d’avventura, desiderio d’esplorare. Erranza è riconoscere il sacro in ogni creatura, in ogni cosa. Erranza è camminare salmodiando una preghiera. Perché chi esplora cerca il senso dell’esistenza. Erranza è smarrimento, fragilità, tenerezza. Erranza è fatica, ebbrezza, stupore.
Erranza è l’ineluttabile scorrere della vita, il muovere perenne verso un approdo. Erranza è un luogo ove smarrirsi e infine ritrovarsi.
Filoxenìa è spirito di accoglienza, premura per l’ospite. E’ il valore sacro dell’ospitalità nel mondo greco antico.
Perché chi bussa alla tua porta potrebbe essere un dio sotto mentite spoglie. Filoxenìa è rispetto, generosità, altruismo. Filoxenìa è la disposizione d’animo di chi attende, sempre, e nello stesso tempo sa di essere atteso, ovunque.
Filoxenìa è un luogo ove dimorare in pace e letizia.
Gli abitanti divengono erranti. Gli erranti si fanno abitanti.