L’idea del festival nasce dall’esigenza di creare un momento comunitario e comprensoriale di riscoperta dell’identità dei luoghi, della cultura locale, delle bellezze naturali, in un’ottica di rigenerazione dei paesi che gradualmente si spopolano. La differenza rispetto ad altri festival è che questa appunto è la prima esperienza di tipo comprensoriale, che vuole unire tutti i paesi che gravitano nell’area del Reventino. Il Festival delle Erranze e della Filoxenia è una manifestazione che rende tutti i soggetti coinvolti consapevoli di far parte di un medesimo paesaggio che, proprio grazie agli erranti, ritorna a vivere. Riscoprire la bellezza della sosta, della lentezza, del silenzio, di un complesso e faticoso raccoglimento, di quei luoghi con i quali i nostri avi hanno sancito il rapporto tra la natura e l’uomo. La riscoperta deve, dunque, realizzarsi a partire da un’analisi approfondita di quello che resta, con la consapevolezza che gli antichi legami evocati e oggetto di rimpianto, le relazioni primarie e di solidarietà, vere o immaginate, sono profondamente mutati.